Data: 18 Giugno 2019 dalle ore 15.30 alle ore 19.30 (registrazione Partecipanti dalle ore 15.15 alle ore 15.30)

Luogo: Sala Lettura Biblioteca Medica – Ospedale di Busto Arsizio Via A. da Brescia n. 1 – 21052 BUSTO ARSIZIO (VA)

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PREMESSA
Ad oggi, la patologia oncologica rappresenta una delle malattie organiche
con la più ampia diffusione nel mondo occidentale e una
delle principali cause di morte nella popolazione generale.
La medicina moderna è in continua lotta nella gestione di questa
malattia: aumentando la propria forza attraverso la ricerca e il
progresso scientifico-tecnologico ha permesso di ampliare le possibilità
di sopravvivenza e di migliore la qualità della vita da parte
del malato.Il cancro si pone come un evento tra i più traumatici e
stressanti con il quale chi ne è colpito deve confrontarsi, determinando
conseguenze evidenti per la persona malata, in quanto comporta
l’emergere di forti tematiche di malattia, minaccia e morte e
interferisce su tutte le dimensioni (fisica, psicologica, spirituale,
esistenziale e relazionale) che caratterizzano l’essere umano. Dati
epidemiologici a livello inter-nazionale (American Cancer Society,
2014; AIRTUM, 2014; Grassi, 2014) dimostrano che non solo l’incidenza
del cancro è in aumento ma che esso, grazie al progresso
medico, sta subendo un processo di cronicizzazione, diventando
una patologia con la quale si convive a lungo e comportando quindi
la possibilità di ripercussioni a lungo termine a livello psico-fisico.
La morbilità psichica specifica (quali disturbi d’ansia, disturbi depressivi,
disturbi dell’adattamento, disturbi della sessualità) e, in
generale, la sofferenza emotiva riguardano almeno il 40% delle
persone in qualunque fase di malattia. Il carico emotivo che comporta
tale malattia si riversa non solo sul paziente ma anche sui familiari
e sull’equipe curante. Infatti, lavorare in ambito oncologico
risulta particolarmente impegnativo, dato il continuo confronto
con la patologia, la persona che ne è colpita e i familiari. Tutto ciò
può riflettersi nella relazione d’aiuto, determinando quindi una
maggiore difficoltà nella comunicazione e nelle relazioni che si instaurano
tra il personale sanitario e il paziente [fattore di rischio
sindrome di burnout].
La Società Italiana di Psico-Oncologia (SIPO) evidenzia la necessità
di fornire formazione e supporto agli operatori sanitari che si
trovano a contatto con condizioni di forte impatto emotivo.
OBIETTIVI:

  • Introdurre i principi teorici di base della Psiconcologia.
  • Favorire una migliore comunicazione empatica tra
    medico/infermiere e paziente.
  • Migliorare la relazione con i familiari e il caregiver.
  • Sviluppare una condivisione di presa in carico con l’equipe.
  • Prevenire il burnout.

Scheda di iscrizione on line

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